Nome: Yoon Suk-yeol (alfabeto coreano: 윤석열 – caratteri cinesi: 尹錫悅)
Nazionalità: Sudcoreana
Data di nascita: 18 dicembre 1960
Ruolo: Ex Procuratore Generale della Corea del Sud e candidato alla presidenza
Yoon Suk-yeol nasce a Seul, da una famiglia di accademici; studia legge alla Seul National University e inizia la sua carriera nell’Ufficio del Pubblico Ministero della Città Metropolitana di Daegu, la quarta più grande del Paese, nel 1994.
Nel 2012, durante lo Scandalo della Manipolazione dell’Opinione Pubblica ad opera della National Intelligence Service sudcoreana, Yoon accusa il proprio diretto superiore di interferire con le indagini in corso. L’accusa gli costa la degradazione dagli uffici centrali di Seul verso amministrazioni provinciali.
Ma è nel 2016, in occasione dello scandalo che coinvolge la Presidente Park Geun-hye e diversi amministratori di chaebol, tra cui Lee Jae-yong, vice presidente della Samsung, della cui pubblica accusa dirigerà personalmente i lavori, che assurge agli onori di cronaca. Proprio il lavoro condotto contro i grandi conglomerati a gestione familiare gli vale la nomina, nel 2017, a capo del Ufficio del procuratore del distretto centrale di Seul, il più grande del Paese, prima, e a quello di Procuratore Generale, poi.
Nonostante la sua nomina sia stata fortemente voluta dal Presidente Moon Jae-in, il successore di Park Geun-hye, il Capo di Stato indagato e fatto condannare proprio dal procuratore Yoon, tra i due non scorre buon sangue. L’attuale candidato presidente, durante il suo mandato da Procuratore Generale, indaga su un membro del gabinetto e critica le riforme della magistratura ad opera di Moon Jae-in, che gli valgono delle critiche da parte dei sostenitori del Partito Democratico.
Attualmente, diversi sondaggi lo danno come il candidato più papabile a risiedere come coinquilino all’interno della Casa Blu, anche se, tuttavia, il vantaggio è di pochi punti percentuali, molto meno ampio dell’estate precedente le elezioni. Il procuratore Yoon ha già dichiarato la rimozione del Ministero delle Pari Opportunità, un riallacciamento dei rapporti nei confronti del Giappone che con Moon si sono deteriorati e l’estensione del sistema missilistico THAAD su suolo sudcoreano.