Nome: Gina Haspel
Nazionalità: Americana
Anno di nascita: 1956
Ruolo: direttore della CIA
Nel tweet di martedì 13 marzo 2018 Donald Trump ha pubblicamente destituito Rex Tillerson dalla carica di Segretario di Stato, nominando al suo posto Mike Pompeo, ex capo della CIA, e Gina Haspel come nuovo direttore dell’Agenzia di Intelligence statunitense. Se la Haspel venisse confermata dal Senato sarebbe la prima donna a rivestire tale ruolo.
Gina Haspel – di cui sono ignote, finora, le informazioni relative alla giovinezza e alla formazione – è entrata nella CIA nel 1985 e vanta una lunga carriera da agente segreto. Ha preso parte a diverse missioni sotto copertura all’estero e, nel 2002, è stata responsabile, per un breve periodo, del Cat’s Eye, in Thailandia, – una delle prigioni estere della CIA note come «black sites» – nella quale i detenuti Abu Zubayadah e Abd al Rahim al-Nashiri, sospettati di appartenere ad al Qaida, sono stati sottoposti al waterboarding, controversa tecnica impiegata durante gli interrogatori negli anni della lotta al terrorismo successiva al settembre del 2001. L’attività svolta dalla Haspel in questo frangente ha sollevato numerose critiche soprattutto in seguito alle indagini svolte nel 2014 dalla Commissione Intelligence del Senato sul «detention and interrogation program» della CIA, avviato dopo gli attentati dell’11 settembre.
Apprezzatissima da diversi esponenti dell’intelligence americana, la Haspel è stata vicedirettore del National Clandestine Service for Foreign Intelligence and Covert Action e ha ottenuto numerosi riconoscimenti, fra cui il George H. W. Bush Award for excellence in counterterrorism, il Donovan Award, l’Intelligence Medal of Merit e il Presidential Rank Award. Nel febbraio 2017 è stata nominata da Trump vicedirettore della CIA.
La nomina della Haspel da parte di Trump ha riacceso le polemiche in merito al suo operato nel programma di detenzione della CIA. La senatrice della California Dianne Feinstein, che dal 2009 al 2015 ha presieduto Commissione Intelligence del Senato, ha dichiarato di voler avere un quadro completo del coinvolgimento della Haspel in quello che considera «uno dei capitoli più bui della storia americana» (leggi CNN). Richieste simili giungono anche da una figura di spicco dello schieramento repubblicano come John McCain, senatore per lo stato dell’Arizona e prigioniero di guerra in Vietnam dal 1967 al 1973.