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Il vertice UE-CELAC e il futuro delle relazioni Europa-America Latina

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Il vertice imminente tra l’Unione europea (UE) e la Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (CELAC) rappresenta un’importante occasione per rafforzare le relazioni e affrontare le sfide condivise tra le due regioni. Mentre l’America Latina cerca soluzioni alla propria crisi dello sviluppo e l’UE cerca di consolidare la sua posizione globale, entrambe le parti hanno la possibilità di costruire un partenariato strategico basato su interessi comuni.

La Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (CELAC) è stata spesso considerata un forum per il dialogo regionale con la Cina. Tuttavia, il 17 e 18 luglio, a Bruxelles si terrà il terzo vertice dell’Unione europea e della Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (CELAC), a cui parteciperanno 27 Stati membri dell’UE e 33 Stati membri della CELAC, insieme a importanti figure come Ursula von der Leyen, la Presidente della Commissione europea, Charles Michel, Presidente del Consiglio europeo, e Josep Borrell, Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza. L’ultimo vertice tra queste due comunità si tenne nel 2015, ma molte cose sono cambiate da allora. La pandemia globale e la guerra in Ucraina hanno influenzato notevolmente le dinamiche internazionali. Inoltre, l’insediamento del presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha avuto un impatto significativo sulle relazioni tra l’UE e il subcontinente latinoamericano.

Il vertice UE-CELAC e le sfide dell’autonomia politica ed economica in America Latina

Le aspettative per questo vertice sono molto alte, poiché le relazioni tra Europa e America Latina stanno entrando in una nuova fase. L’Unione europea sta abbandonando l’atteggiamento paternalistico e sta stabilendo un rapporto di parità con la regione, affrontando questioni politiche, economiche e sociali complementari. In particolare, ci si aspettava che la presidenza spagnola dell’UE avrebbe rafforzato l’interesse europeo per l’America Latina, dato che la Spagna è un attore di rilievo in questa regione. Tuttavia, le elezioni anticipate in Spagna potrebbero avere un impatto negativo su questa dinamica diplomatica. Nonostante questo, la priorità della Spagna rimane quella di migliorare le relazioni tra Europa e America Latina. La Spagna desidera instaurare e mantenere un dialogo di alto livello con la regione, ma è importante che l’Europa in generale riconosca il proprio contributo alla crescita della regione.

Il vertice, organizzato durante la recente visita di von der Leyen nei Paesi chiave del subcontinente latinoamericano, includerà la firma di importanti protocolli d’intesa con Argentina, Cile e Uruguay, incentrati sull’energia e sulla fornitura di materie prime critiche. Tuttavia, nonostante gli accordi bilaterali e regionali, la presenza di Paesi come il Brasile, che pur avendo votato contro la Russia in diverse risoluzioni delle Nazioni Unite, hanno mantenuto una posizione ambigua sull’invasione – anche dopo il cambio di governo da Jair Bolsonaro a Luiz Inácio Lula da Silva – o Cuba e Nicaragua, che hanno riconosciuto il referendum con cui nel 2014 Mosca aveva annesso la Crimea, rende il capitolo sulla guerra in Ucraina il più scivoloso e complesso.

La posizione poco decisa dell’America Latina riguardo all’invasione dell’Ucraina è stata evidenziata dalla riluttanza della regione a fornire qualsiasi forma di supporto militare a Kiev. Paesi come Argentina, Cile e Brasile hanno respinto la richiesta di sostegno, mentre il presidente del Messico, Andrés Manuel López Obrador, ha criticato la Germania per aver accettato di inviare carri armati in Ucraina. Persino la Colombia, uno dei più stretti alleati degli Stati Uniti nella regione, ha rifiutato di inviare armamenti.

L’aggressione russa all’Ucraina avrà certamente un impatto sull’agenda del Vertice poiché mette in evidenza l’autonomia dell’America Latina nella sua politica estera. La regione non desidera essere coinvolta in questo conflitto. In particolare, osservando l’Argentina, il Brasile e il Messico, emerge il desiderio comune di questi Paesi di non allineare le loro politiche estere direttamente agli interessi europei e statunitensi. D’altra parte, il principio del non intervento negli affari di un altro paese ha radici profonde nell’America Latina. Questo principio ha origine nelle ripetute intromissioni degli Stati Uniti nella regione tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo e si è consolidato durante la Guerra fredda. Tale principio è ancora valido oggi ed è evidente nella risposta della regione all’aggressione russa contro l’Ucraina.

Tuttavia, probabilmente di maggiore importanza saranno le questioni legate al finanziamento della lotta al cambiamento climatico, il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile stabiliti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e le iniziative di investimento nella regione tramite la Global Gateway (una strategia di finanziamento da 300 miliardi di euro), che l’UE è intenzionata a creare come alternativa alla Via della Seta cinese. Per quanto riguarda la lotta al cambiamento climatico, ad esempio, sembra che l’UE sia pronta a prendere in considerazione la proposta avanzata dal presidente colombiano Gustavo Petro di ristrutturare il sistema finanziario globale per adottare swap di debito esterno al fine di combattere il cambiamento climatico.

Il ruolo strategico dell’UE e della Cina nell’America Latina

Tuttavia, il messaggio che l’UE invia all’America Latina e ai Caraibi è decisamente contrastante. Mentre gli ottimisti considerano la semplice realizzazione di questo incontro come una vittoria, i critici sottolineano l’intervallo di otto anni dall’ultimo vertice come prova di una grave negligenza. È indubbio, infatti, che l’America Latina sia di grande importanza per l’Europa.

In questo contesto, la Cina ha sempre dimostrato attenzione nei confronti dell’America Latina. Mentre l’Europa è distratta dai conflitti interni e dalle crisi di altre aree, Pechino ha sviluppato costantemente il commercio, gli investimenti e l’influenza in America Latina. Oltre ad essere il principale partner commerciale del subcontinente latinoamericano, la Cina ha riconosciuto  molto prima di Bruxelles l‘importanza strategica delle risorse energetiche green della regione, come il litio e il rame, di cui l’America Latina possiede una quota significativa delle riserve mondiali.

Nel corso degli ultimi due decenni, gran parte dell’America Latina ha tratto vantaggio dalla forte domanda cinese per le risorse naturali della regione e dall’afflusso di capitali proveniente da Pechino. Tuttavia, dal 2018 in poi, le tensioni commerciali sino-statunitensi, l’insicurezza causata dalla pandemia e l’invasione russa dell’Ucraina hanno trasformato radicalmente il panorama globale. Ed è proprio a causa di questa situazione economica e geopolitica che assume significato il vertice tra l’Unione europea e la Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi.

La crisi dello sviluppo che ha colpito la regione, con tassi di crescita medi inferiori all’1% nell’ultimo decennio, dovrebbe rappresentare un incentivo significativo. Inoltre, l’America Latina potrebbe crearsi un’alternativa alla dipendenza dalla Cina stringendo un’alleanza strategica con l’UE, che resta uno dei principali investitori nella regione e rappresenta la terza destinazione delle esportazioni latinoamericane.

Il ruolo dell’UE nel rafforzare le relazioni con l’America Latina: affrontare le sfide e costruire un partenariato sostenibile

In questo contesto, l’UE ha un valore prezioso per il continente latinoamericano, non solo in termini di investimenti e importazioni di materie prime, ma anche come modello di sviluppo alternativo, anche se forse più modesto rispetto all’iniziativa “One belt, one road”, poiché l’infrastruttura e l’unione economica previste dall’iniziativa Global Gateway sono ancora agli inizi.

Ma per far fiorire queste relazioni è necessaria una solida base commerciale e l’Europa deve ratificare l’accordo con il blocco Mercosur. L’accordo, vecchio di 20 anni, si è arenato a causa della resistenza dell’America Latina ad accettare le nuove richieste ambientali dell’UE. Alcuni Stati membri dell’UE, guidati dalla Francia, hanno richiesto maggiori protezioni contro la deforestazione, ma per l’America Latina ciò appare come una forma di protezionismo agricolo “camuffato”.

Se l’UE desidera dimostrare la sua serietà nelle relazioni con l’America Latina, deve trovare un modo per risolvere le questioni ambientali ancora in sospeso e ratificare l’accordo Mercosur rapidamente, evitando di doverlo rinegoziare. Ciò rappresenterebbe un segnale di impegno più forte di qualsiasi vertice.

È quindi necessario un cambiamento di mentalità e approccio. Il vertice UE-CELAC rappresenta un buon punto di partenza per rafforzare le relazioni tra le due comunità. L’UE ha la possibilità di dimostrare la sua volontà di cooperazione e di superare gli ostacoli che si sono presentati fino ad oggi, aprendo la strada a un partenariato più solido e sostenibile con l’America Latina.

Conclusioni

L’incontro tra l’Unione europea e la Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi rappresenta un’opportunità significativa per rafforzare e approfondire le relazioni tra le due regioni. Questo vertice offre la possibilità di affrontare congiuntamente le sfide globali e di promuovere lo sviluppo sostenibile, ponendo l’accento sui valori condivisi e sulla cooperazione reciproca.

L’America Latina, una regione ricca di risorse naturali e con una vasta popolazione in cerca di crescita economica e benessere sociale, vede nell’UE un partner con il quale costruire una relazione basata su principi di sostenibilità e sviluppo equo. Ciò offre l’opportunità di diversificare le relazioni internazionali e di allontanarsi da una dipendenza eccessiva da altre potenze globali.

Affinché questa partnership possa avere successo, è essenziale superare gli ostacoli esistenti, come la ratifica dell’accordo commerciale con il Mercosur e la risoluzione di questioni ambientali pendenti. Inoltre, è importante evitare l’approccio paternalistico e lavorare per una vera parità di rapporti, con un dialogo aperto, trasparente e basato sulla reciproca comprensione delle specificità e delle necessità delle due regioni.Il vertice rappresenta un’occasione per avviare un nuovo capitolo nelle relazioni tra l’UE e l’America Latina, offrendo una piattaforma per affrontare le sfide comuni, come il cambiamento climatico, la promozione dello sviluppo sostenibile, la sicurezza e la cooperazione economica. Solo attraverso un impegno sincero e una stretta collaborazione, l’UE e l’America Latina possono costruire una partnership solida e duratura che favorisca la crescita e il benessere delle rispettive regioni.

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