0,00€

Nessun prodotto nel carrello.

0,00€

Nessun prodotto nel carrello.

TematicheItalia ed EuropaUE, nuovi progetti pilota di collegamenti ferroviari

UE, nuovi progetti pilota di collegamenti ferroviari

-

Collegare l’Europa in treno: 10 progetti finanziati dall’Unione Europea per potenziare le ferrovie transfrontaliere e un ruolo da protagonista lo avrà anche il Gruppo FS Italiane.

La Commissione Europea ha annunciato il 31 gennaio scorso il sostegno per 10 progetti pilota riguardanti l’istituzione di alcuni nuovi servizi ferroviari o per migliorare quelli esistenti. L’intenzione è quella di promuovere i collegamenti ferroviari transfrontalieri in tutta l’UE, rendendoli più veloci, frequenti e più convenienti. Secondo la commissaria europea ai Trasporti Adina Vălean, «Mentre la domanda di mobilità verde è in crescita, abbiamo bisogno che il mercato ferroviario risponda in modo migliore e molto più rapido, soprattutto per i viaggi lunghi e transfrontalieri. Ecco perché la Commissione europea vuole aiutare le ferrovie e le aziende creando nuovi collegamenti ferroviari internazionali, di giorno e di notte, abbattendo le numerose barriere tra le frontiere». L’obiettivo principale resta senza dubbio quello di favorire l’uso del treno negli spostamenti continentali pensandolo come la principale alternativa per i viaggiatori e per le merci. In questo senso il programma CEF (Connecting Europe Facility) 2021-2027 prevede 25,81 miliardi di euro per i trasporti, destinati all’incremento dell’interconnessione e dell’ulteriore sviluppo delle reti transeuropee, concentrandosi specialmente sui collegamenti mancanti come valore aggiunto dell’Unione. Attraverso tali interventi si intende ridurre la congestione nell’ambito di un sistema integrato permettendo una mobilità più rapida fra i grandi centri urbani e le aree periferiche.

I 10 progetti finanziati dall’UE e i nodi da sciogliere

I 10 servizi pilota transfrontalieri selezionati dalla Commissione Europea, in ordine di data di inizio sono:

  1. Ungheria: nuovi servizi che collegano Ungheria, Austria e Romania occidentale
  2. Scandinavia: nuovo servizio ferroviario notturno SJ Stoccolma – Copenaghen – Berlino e treno diurno Amburgo – Göteborg (possibilmente Oslo) in collaborazione con le Ferrovie dello Stato danesi (DSB) e le Ferrovie tedesche (DB); potenziamento del servizio ferroviario notturno Snälltaget Stoccolma – Copenaghen – Berlino, nuovo servizio delle ferrovie ceche (CD) Praga – Berlino – Copenaghen in collaborazione con DB e DSB; e il nuovo servizio Flixtrain Lipsia – Berlino – Copenaghen – Stoccolma
  3. Treni di mezzanotte: nuovo treno notturno Parigi – Milano – Venezia
  4. Flixtrain: nuovo treno diurno Monaco – Zurigo
  5. Westbahn: prolungamento dei treni diurni Monaco – Vienna fino a Budapest
  6. Ferrovie Olandesi (NS): espansione del servizio Amsterdam – Londra Eurostar
  7. Cuccetta Europea: nuovo treno notturno Amsterdam – Barcellona
  8. Ferrovie dello Stato Italiane (FS) e DB; nuovi servizi Roma – Monaco e Milano – Monaco
  9. ILSA: nuovi servizi Lisbona – A Coruña e Lisbona – Madrid
  10.  Catalunya Railways: nuovi servizi che collegano la Catalogna e il sud della Francia.

Questi nuove corse rispondono al Piano d’azione per potenziare i servizi ferroviari passeggeri a lunga percorrenza e transfrontalieri, combinato con modifiche alla rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), varato nel dicembre del 2021 per aumentare la capacità ferroviaria ad alta velocità e dare maggior sostegno agli investimenti della Banca europea per gli investimenti nel settore, preparando così il terreno ad un vero e proprio rinascimento ferroviario. In questo modo sarà possibile sostenere la transizione verso una mobilità più pulita e più intelligente, in linea peraltro con gli obiettivi del Green Deal europeo. Aumentare la connettività, spostando sempre più passeggeri e merci verso la ferrovia per giungere ad un efficiente sistema di trasporto multimodale. Per rendere concreti simili propositi sarà necessario altresì superare alcune questioni nodali: la creazione di uno spazio ferroviario europeo unico e l’integrazione delle 25 diverse reti ferroviarie nazionali, ciascuna con i propri standard tecnici e sistemi di prenotazione, potrà essere perseguito soltanto in un costante lavoro di armonizzazione di norme tecniche, operative e amministrative in modo che le imprese e i treni possano circolare liberamente in tutta l’Unione. Obiettivi sfidanti che potranno essere raggiunti aiutando gli operatori e le autorità ferroviarie ad abbattere gli ostacoli rimanenti fra i diversi paesi.

Un ruolo importante per il Gruppo FS Italiane

Due dei servizi pilota selezionati dalla Commissione Europea riguardano il Frecciarossa di Trenitalia, società capofila del Polo passeggeri del Gruppo FS Italiane: il primo relativamente alle nuove corse Roma-Monaco e Milano-Monaco proposte da Ferrovie dello Stato Italiane e Deutsche Bahn che dovrebbero essere attivate entro il 2026. Con la possibilità, inoltre, di estensione fino a Berlino. Il modello di convoglio individuato per sostenere il viaggio è il Frecciarossa 1000, in quanto già conforme alla Specifiche Tecniche di Interoperabilità (STI) e peraltro già omologato in Spagna e per i servizi di interoperabilità tra Italia e Francia. Il Frecciarossa, in questo modo, arriverebbe anche in Germania. C’è, infine, anche una data di avvio dei collegamenti: il 2026. Inoltre, vi sarà anche a un altro progetto, ideato da una società del Gruppo FS, ma in grado di svilupparsi totalmente su territorio estero. Si tratta dei progetti di ILSA (Intermodalidad del Levante SA) che riguardano la penisola iberica. Anche in questo caso sono due i collegamenti proposti: uno fra Lisbona a La Coruña e l’altro che sempre dalla capitale portoghese porterà fino a Madrid. ILSA, partecipata da Trenitalia, è il consorzio che ha portato il Frecciarossa in Spagna collegando ad oggi diverse città spagnole. In quella che è stata anche definita come «diplomazia del ferro» l’Italia può vantare, proprio grazie a Ferrovie dello Stato, ampi margini di manovra per la sua proiezione internazionale, derivati da una serie di operazioni portate a termine negli ultimi anni, che ne hanno senza dubbio accresciuto il prestigio. Sotto quest’ultimo aspetto anche il recente European Railways’ Pledge, ha visto un rinnovato protagonismo italiano nell’accordo finalizzato all’aumento sostanziale della quota modale di trasporto ferroviario entro il 2030. Così si intendono accrescere i volumi di passeggeri e merci proponendo come corollario una combinazione commerciale, ambientale, finanziaria insieme alle necessarie misure regolamentari. Alcune di queste saranno attuate direttamente dalle ferrovie per rendere più attraente il trasporto e soprattutto più sostenibili, più inclusivi e più innovativi i convogli, contribuendo significativamente al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. 

Scenari futuri per le ferrovie europee

Oggi secondo la Commissione Europea la mobilità ed i trasporti sono importanti sia nella vita di milioni di cittadini che quotidianamente utilizzano le reti ferroviarie per lavoro e turismo, che per il corretto funzionamento delle catene globali di approvvigionamento delle merci oltreché per la produzione industriale, rappresentando concretamente un fattore abilitante per la vita economica e sociale. La libera circolazione di persone e merci attraverso le frontiere interne dell’Unione rappresenta dunque un elemento fondamentale anche del suo mercato unico. La possibilità di spostarsi all’interno dei propri confini in maniera sempre più rapida ed efficiente porterà ad una maggiore coesione ed al rafforzamento dell’identità europea. Certamente non sarà esclusivamente la disponibilità dell’infrastruttura ferroviaria a rendere più attraente il treno, quanto le performance di questo vettore, garantendone una maggior competitività e favorendo l’efficienza ed il rispetto delle norme in materia di emissioni. In questa duplice prospettiva l’integrazione modale (mare/ferro e strada/ferro) appare come la soluzione più efficace non solo in termini congiunturali, ma anche strutturali. E se nel XIX secolo i treni furono determinanti per la rivoluzione industriale della Gran Bretagna, domani saranno in grado di rappresentare per tutta Europa, un potente fattore di innovazione e sviluppo.

Articoli Correlati

Italia e Francia: quale futuro per la cooperazione bilaterale?

Immerso nella storia delle relazioni europee, il Trattato del Quirinale del 2021 tra Italia e Francia spicca come una...

Fontana e il triangolo con Ungheria e Balcani

Il presidente della Camera ospite d'onore della riunione dei presidenti dei Parlamenti del Sudest europeo sull'allargamento ai Balcani occidentali....

Accordo Meloni-Rama: i rischi di infiltrazioni della mafia albanese

L’accordo Meloni-Rama, nella logica di una equa ridistribuzione dei migranti, serba un rischio che ha ricevuto poca attenzione mediatica:...

Perché le visite di Mattarella in Corea del Sud e Uzbekistan sono strategiche

Chiamarla manovra di accerchiamento della Cina sarebbe troppo. Ma l’espressione è chiarificatrice del senso del filo rosso che lega...