Documenti trapelati dal Foreign Office britannico fanno luce su un programma segreto di disinformazione in Siria
Introduzione
La potenza delle narrazioni rappresenta da sempre, ed oggi come non mai, uno strumento chiave all’interno di un conflitto e la guerra civile siriana non fa alcuna eccezione in tal senso. Questo è stato chiaro fin da subito a tutte le parti in gioco, a cominciare da Daesh, che ha fatto della mediatizzazione delle proprie attività il suo biglietto da visita, fino ad arrivare al governo siriano di Bashar al Assad e al suo organo di stampa SANA Agency. Se però l’opera di propaganda effettuata da Daesh e da Damasco risulta facilmente identificabile da un occhio occidentale, lo stesso non può dirsi per il mare magnum di informazioni fornite dai vari organi stampa occidentali, percepiti dai più come neutrali. Tuttavia, alcuni documenti trapelati dal Foreign Office britannico fanno luce su una massiccia opera di disinformazione portata avanti dai governi occidentali, volta a screditare il governo di Damasco e presentare un’immagine idealizzata delle milizie ribelli. Questi file forniscono una chiara visione di come l’opposizione siriana sia stata plasmata dai governi occidentali e sia stata tenuta in vita con incredibili somme di denaro che scorrevano dalle tasche dei contribuenti britannici, spesso a beneficio dii miliziani alleati di Al Qaeda.