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Scheda Paese: Marocco

L’economia del Regno del Marocco è una tra le più importanti in Nord Africa e tra le più industrializzate, nonostante negli ultimi anni sia stata colpita da siccità e scarsità di risorse naturali, le quali hanno peggiorato la recessione economica dovuta alla pandemia Covid-19. Il paese, il cui settore economico dominante è quello agricolo, si vede principalmente esportatore di prodotti alimentari, tessili, componenti elettrici e prodotti chimici inorganici. Tra le importazioni di spicco del paese torreggiano quelle energetiche; esso ne è infatti il più grande importatore nel Nord Africa. La sua posizione geografica si dimostra inoltre cruciale: grazie ai suoi 54 accordi di libero scambio sottoscritti, il paese si propone come attore cruciale nella rapida crescita economica del continente africano, la quale esso punta a favorire tramite una strategia di diversificazione ed apertura commerciale.

Elaborazione su dati e commenti Banca Mondiale, FMI, COMTRADE, UNCTAD, CBS, MITVIM, UAE FCSC, CEIC, OEC, Knoema, Trading Economics, Atlantic Council, CountryEconomy, IISS, SIPRI, AAPI, Statista, Atradius, Rand Corporation, Nature.

1 Somma di importazioni ed esportazioni in % del PIL.

2 Rapporto percentuale degli indici del valore unitario di esportazione rispetto agli indici del valore unitario di importazione, misurato rispetto all’anno base 2000.

3 Calcolato come il numero di paesi in cui il paese segnalante esporta un particolare prodotto diviso per il numero di paesi che dichiarano di importare il medesimo prodotto.

4 Indice di concentrazione del mercato, e di conseguenza della sua competitività. Viene calcolato elevando al quadrato la quota di mercato di ciascuna impresa che compete sul mercato ed in seguito sommando i numeri risultanti.

Scheda Bilaterale: Israele – Marocco

Le economie dei due paesi presentano numerosi segnali di compatibilità, che vanno tracciati nell’offerta di prodotti finiti e semilavorati complessi di Israele e nel più ampio mercato marocchino che invece offre grandi opportunità di investimento nelle sue industrie dominanti. Di rilievo anche l’importante attrattiva turistica del Marocco, che ben si coniuga con le radici culturali di Israele nel paese africano.

Elaborazione di Andrea Graziani su dati e commenti Banca Mondiale, FMI, COMTRADE, UNCTAD, CBS, MITVIM, UAE FCSC, CEIC, OEC, Knoema, Trading Economics, Atlantic Council, CountryEconomy, IISS, SIPRI, AAPI, Statista, Atradius, Rand Corporation, Nature.

5 Ipotetico accordo bilaterale di libero scambio tra il paese in questione ed Israele.

6 Ipotetico accordo plurilaterale di libero scambio sottoscritto dai paesi firmatari degli Accordi di Abramo: Israele, EAU, Bahrain, Marocco e Sudan.

Scambio bilaterale di beni:

Pur non raggiungendo il livello di complementarità delle relazioni economiche tra Israele ed entrambi i partner del Golfo, la netta distinzione dei settori economici ed industriali reciproci comporta alto potenziale per la loro crescita e penetrazione nel mercato del paese partner. Di seguito sono elencati i gruppi prodotto maggiormente esportati verso il paese partner; essi sono ordinati per volume di esportazione.

Ulteriori elementi di cooperazione:

  • Sono in atto piani di cooperazione ed investimento di rilievo in settori chiave come l’agri-tech, la sicurezza dell’acqua, la digitalizzazione e la sanità, i quali vedono Israele contribuire tramite esportazioni di eccellenza, investimenti da parte di piccole e medie imprese all’avanguardia, e più in generale con la trasmissione di know-how.
  • Oltre ad una più stretta cooperazione negli ambiti della finanza, ricerca accademica congiunta, standardizzazione e regolamentazione, di rilievo sono numerose iniziative legate al mondo del business, tra cui conferenze, forum commerciali e opportunità di studio delle lingue reciproche; altri esempi del clima commerciale favorevole tra i due paesi si riscontrano nella creazione dell’ente di mercato ‘Council of Morocco-Israel Affairs, e nell’esenzione fiscale riguardante l’importazione reciproca di beni da esposizione. Tale approccio potrebbe infatti culminare nella sottoscrizione di un accordo bilaterale di libero scambio.
  • Il sostanziale volume di scambio ed investimenti bilaterali segnalato negli anni antecedenti alla sottoscrizione degli Accordi di Abramo dimostra i già saldi legami economici tra i due paesi; considerano inoltre l’utilizzo diffuso di canali commerciali esterni ed intermediari durante il medesimo periodo, tali cifre potrebbero essere viste al rialzo.
  • I MOU tra i due paesi relativi all’esportazione israeliana di armamenti, tecnologie cyber ed importante know-how in materia mostrano la forte importanza del comparto difesa nella normalizzazione delle relazioni diplomatiche; nonostante ciò, l’esitazione del Regno del Marocco nell’intraprendere esercitazioni militari congiunte con i paesi firmatari degli accordi va considerata come un esempio lampante di un approccio di riavvicinamento tra i due Stati principalmente declinato nell’incontro tra le due società civili.
  • La forte presenza ebraica in Marocco, attualmente la più grande comunità nel mondo arabo attestandosi a circa 3.000 individui, rappresenta un importante catalizzatore dei rapporti economici e culturali tra i due paesi. Ciò si aggiunge all’importante legame già presente tra le due sponde del Mediterraneo forgiato dall’emigrazione di oltre 200.000 Ebrei dal Marocco a Israele risalente al 1948; ad oggi, più di 700.000 Ebrei di origine marocchina risiedono in Israele.

Possibili criticità:

  • La normalizzazione dei rapporti tra i due paesi potrebbe ulteriormente danneggiare il delicato e frammentato scenario geopolitico in Nord Africa, provocando un inasprimento dei legami bilaterali tra il Regno del Marocco ed il suo vicinato.
  • Nonostante gli storici (ma sommessi) rapporti tra i due Stati, gran parte del successo nella loro integrazione socioeconomica dipenderà dal grado di apertura della popolazione marocchina allo Stato Sionista.