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Scheda Paese: Emirati Arabi Uniti (EAU)

Gli EAU si contraddistinguono per un’economia aperta e competitiva, tra le più importanti della regione MENA. Fondamentali sono le esportazioni di risorse come petrolio e gas naturale, nonostante negli ultimi anni sia stata messa in atto un’importante strategia di diversificazione che punta in modo maggiore su turismo e servizi professionali specializzati. Altri settori importanti includono quello metallurgico e tessile, mentre tra le importazioni principali del paese figurano, oltre agli idrocarburi, importanti esportazioni israeliane come metalli preziosi e macchinari elettrici.

Elaborazione su dati e commenti Banca Mondiale, FMI, COMTRADE, UNCTAD, CBS, MITVIM, UAE FCSC, CEIC, OEC, Knoema, Trading Economics, Atlantic Council, CountryEconomy, IISS, SIPRI, AAPI, Statista, Atradius, Rand Corporation, Nature.

1 Somma di importazioni ed esportazioni in % del PIL.

2 Rapporto percentuale degli indici del valore unitario di esportazione rispetto agli indici del valore unitario di importazione, misurato rispetto all’anno base 2000.

3 Calcolato come il numero di paesi in cui il paese segnalante esporta un particolare prodotto diviso per il numero di paesi che dichiarano di importare il medesimo prodotto.

4 Indice di concentrazione del mercato, e di conseguenza della sua competitività. Viene calcolato elevando al quadrato la quota di mercato di ciascuna impresa che compete sul mercato ed in seguito sommando i numeri risultanti.

Scheda Bilaterale: Israele – Emirati Arabi Uniti (EAU)

Le due economie risultano complementari per ciò che concerne la domanda di beni e servizi importanti, la quale può essere colmata significativamente dai settori di spicco del paese partner. Il favorevole clima commerciale in entrambi i paesi rappresenta inoltre uno dei punti di forza più prominenti del partenariato, che si declina anche in forti opportunità per il settore turistico di entrambi gli Stati.

Elaborazione di Andrea Graziani su dati e commenti Banca Mondiale, FMI, COMTRADE, UNCTAD, CBS, MITVIM, UAE FCSC, CEIC, OEC, Knoema, Trading Economics, Atlantic Council, CountryEconomy, IISS, SIPRI, AAPI, Statista, Atradius, Rand Corporation, Nature.

5 Ipotetico accordo bilaterale di libero scambio tra il paese in questione ed Israele.

6 Ipotetico accordo plurilaterale di libero scambio sottoscritto dai paesi firmatari degli Accordi di Abramo: Israele, EAU, Bahrain, Marocco e Sudan.

Vantaggio comparativo reciproco:

La seguente analisi illustra i gruppi prodotto maggiormente esportati ed importati da ciascun paese, al fine di mostrare la forte corrispondenza tra i settori industriali di rilievo di entrambi gli Stati; essi sono classificati per valore in relazione al totale delle esportazioni o importazioni nazionali. Tale complementarità risulta senza dubbio la più spiccata tra i paesi firmatari degli Accordi. Elevati livelli di riesportazione spiegano inoltre la presenza di numerose classi prodotto in entrambe le direzioni commerciali.

Ulteriori elementi di cooperazione:

  • A sottolineare la sempre più affiatata collaborazione accademica e scientifica tra i due paesi, la quale si coniuga in settori strategici come la cyber sicurezza, la difesa, il trasporto intelligente, l’agri-food, il settore sanitario e l’esplorazione spaziale, dal 2017 al 2019 sono stati pubblicati 248 studi congiunti da ricercatori di entrambe le nazionalità, e i due paesi hanno firmato un MOU riguardante la ricerca congiunta nel campo dell’intelligenza artificiale
  • Da notare anche la cooperazione tra i due paesi nella gestione della pandemia Covid-19.
  • Altrettanto importante è l’offerta di materiali e di tecnologie di costruzione degli EAU, la quale ha grande potenziale di coniugarsi con l’alta tecnologia di Israele. È stato inoltre creato l’ente di mercato ‘UAE-Israel Business Council (UIBC)’ per la promozione dello scambio, innovazione e cooperazione tra le due società civili.
  • Significativa anche l’instaurazione di forum, eventi ed incontri interconfessionali per promuovere tolleranza tra le religioni ebraiche e musulmane, così come lo è la creazione del luogo di culto interconfessionale ‘Casa della Famiglia Abramitica’ ad Abu Dhabi.
  • Allo stesso modo, ristoranti e servizi di catering Kosher si fanno sempre più comuni nel paese arabo, e la presenza dello Stato di Israele nelle innumerevoli conferenze ed esposizioni internazionali sempre più frequente.

Possibili criticità:

  • Israele potrebbe essere colpita dal cosiddetto ‘male olandese’: il naturale apprezzamento del Siclo dovuto all’aumento del reddito nazionale potrebbe avere ripercussioni sul volume delle esportazioni verso EAU, potenzialmente appesantite da un tasso di cambio più svantaggioso.
  • Può essere riscontrato un disequilibrio tra le prospettive di scambio nel Golfo Persico per Israele, e le meno esplicite controparti Mediterranee per gli EAU; ciò è ulteriormente di rilievo guardando i recenti intoppi relativi alla costruzione dell’oleodotto collegante il Mar Rosso al Mar Mediterraneo.