
Tutte le sanzioni americane contro Teheran — nei settori di energia, finanza e commerci marittimi — rimosse con l’accordo sul nucleare iraniano del 2015 tornano in vigore la prossima settimana: un colpo al cuore dell’economia di Teheran e un colpo di spugna al lavoro diplomatico e politico svolto sotto il suo predecessore Barack Obama e dagli alleati europei. Così gli Stati Uniti pongono fine alla loro partecipazione al patto siglato dai Paesi del «5+1», cioè America, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna più la Germania che, in cambio di un congelamento del programma nucleare iraniano, prevedeva la rimozione delle sanzioni.