La Lega frena sulla rotta della Nuova Via della Seta. Un modo per rassicurare gli Stati Uniti,che più volte hanno fatto capire al governo italiano di non essere assolutamente d’accordo sulla strada intrapresa nei riguardi della Cina.
Ma potrebbe non bastare dal punto di vista dell’amministrazione di Donald Trump, che aveva parlato chiaro su alcuni punti che invece non sono stati esclusi dal memorandum d’intesa fra Italia e Cina: porti di Genova e Trieste e telecomunicazioni.
Il monito di Washington era stato chiaro. E gli Usa pensavano di essere stati molto chiari durante l’ultimo viaggio di Giancarlo Giorgetti negli States e con i contatti dell’ambasciatore Lewis Eisenberg con i vari rappresentanti del governo (il sottosegretario ma anche con Giovanni Tria). Avevano chiesto garanzie al governo in generale e al Carroccio in particolare. Ma non è bastato a far desistere Palazzo Chigi da un memorandum che è stato una vittoria politica formidabile da parte della Cina di Xi Jinping.