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TematicheItalia ed EuropaLe priorità della presidenza francese sulla difesa europea

Le priorità della presidenza francese sulla difesa europea

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Nel programma della presidenza di turno francese si parla anche di difesa europea. I punti sui quali Parigi vuole impegnarsi sono molto ambiziosi, in linea con la sua volontà di assumere la guida dello sviluppo di questo settore.

È iniziata nel mese di gennaio la presidenza francese del Consiglio dell’Unione Europea che durerà fino al 30 giugno 2022. Sarà un semestre molto importante per l’UE viste le sfide che attendono l’Europa. Il governo francese ha rilasciato un documento programmatico per evidenziare i punti principali che intende discutere in questo lasso di tempo: tra questi c’è lo sviluppo della difesa europea. Da tempo Parigi ha l’intenzione di imprimere una svolta a questo settore e per i prossimi mesi ha individuato delle priorità da affrontare per aumentare il peso geopolitico dell’UE. 

La prima è sicuramente l’approvazione dello Strategic Compass prevista per il 24/25 marzo. Il documento, presentato dall’Alto rappresentante lo scorso novembre, ha l’obiettivo di aumentare e rafforzare il livello di ambizione dell’Unione nel campo della difesa e della sicurezza contribuendo a sostenere gli obiettivi dell’UE in questo settore. Durante la riunione informale dei ministri della difesa europei tenutasi a Brest, in Francia, lo scorso 13 gennaio, il ministro della difesa francese Florence Parly ha dichiarata che il completamento di questa Bussola Strategica europea sarà la priorità numero uno della presidenza francese.

Altro settore sul quale l’Eliseo ha deciso di porre l’accento in questi mesi è lo spazio: Parigi contribuirà agli sforzi per dotare l’UE di una strategia spaziale per la sicurezza e la difesa, all’attuazione di una tabella di marcia sulle tecnologie critiche e alla riduzione delle dipendenze strategiche. L’obiettivo è quello di dotare l’Unione di sistemi avanzati propri in modo da aumentare l’autonomia nel settore. La Francia da alcuni anni sta portando avanti una strategia volta ad aumentare la sovranità e la sicurezza spaziale. Lo dimostra l’esercitazione spaziale AsterX, che si è tenuta a Tolosa lo scorso anno con Germania, Italia e Stati Uniti, e che vedrà una seconda edizione questo marzo. Questa esercitazione punta a migliorare la risposta ad un eventuale conflitto spaziale, testando i processi e i sistemi di comando del paese.

L’accesso dell’UE alle aree strategiche contese sarà un’altra priorità di Parigi, in particolare riguardo al settore marittimo. La presidenza francese intende infatti estendere l’applicazione del concetto della Coordinated Maritime Presences – un nuovo progetto partito nel 2020 nel Golfo di Guinea che permette agli Stati membri presenti in aree di interesse marittimo di condividere informazioni e analisi – in una nuova area dell’Indo-Pacifico e inizierà i lavori per aggiornare la EU Maritime Security Strategy (EUMSS) in modo da adattarla alle sfide attuali e future. Lo scopo finale è quello di creare una presenza marittima europea più coordinata a livello globale.

L’Eliseo sarà coinvolto attivamente nella revisione della dimensione civile della Politica di Sicurezza e Difesa Comune (PSDC) e nell’aumento dell’European Peace Facility, strumento europeo per la pace volto a consolidare la capacità dell’Unione di prevenire i conflitti, costruire la pace e rafforzare la sicurezza internazionale, consentendo il finanziamento di azioni operative nell’ambito della Politica Estera e di Sicurezza Comune (PESC) che hanno implicazioni nel settore militare o della difesa. La presidenza francese sosterrà anche lo svolgimento del primo dialogo congiunto UE-USA sulla difesa e la sicurezza, annunciato lo scorso dicembre, e si impegnerà a migliorare i vari partenariati, in particolare in Africa, in preparazione dell’European Union-African Union Summit che avrà luogo il 17/18 febbraio a Bruxelles, e nell’Indo-Pacifico. 

Riguardo a quest’ultima regione, Parigi terrà un forum ministeriale il 22 febbraio con l’Alto rappresentante, gli Stati membri, la Commissione e i paesi partner dell’area per affrontare le sfide legate alla sicurezza e alla difesa e alle questioni relative all’iniziativa del Global Gateway. L’Eliseo sarà coinvolto anche nell’attuazione delle priorità 2022-2024 del partenariato ONU-UE. Ma una delle novità principali riscontrate nel documento riguarda la collaborazione con la NATO: si parla di una difesa europea più forte e operativa complementare all’Alleanza, funzionale alla sicurezza globale e transatlantica. In vista del vertice di Madrid si punterà a rafforzare la cooperazione tra le due organizzazioni nei settori di interesse reciproco e secondo i principi concordati. Sulla carta sembra quindi che le aspirazioni francesi riguardo una difesa europea completamente autonoma e svincolata dalla NATO siano state abbandonate.

Gli obiettivi della presidenza francese sono molto ambiziosi: dall’approvazione della Bussola Strategica europea fino alla cooperazione con la NATO, questi sei mesi potrebbero rappresentare una svolta rilevante nel settore della difesa e sicurezza europea. Non vanno però dimenticati due punti molto importanti. Il primo è che l’attuale semestre europeo coinciderà con le elezioni presidenziali francesi previste questo aprile. Macron dovrà essere quindi in grado di gestire con abilità la sfida nazionale e quella comunitaria. Il secondo riguarda l’aspetto economico: una vera difesa europea non può esistere senza un aumento dei bilanci, quello comunitario e quelli degli Stati membri, relativi a questo settore. In questi mesi la Francia e tutti i paesi europei dovranno dimostrare di poter dare seguito alle intenzioni espresse in passato.

Andrea Recchia,

Geopolitica.info

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