Dopo gli ottimi risultati dell’Iowa e del New Hampshire e quelli meno entusiasmanti del Nevada e del South Carolina, Pete Buttigieg ha annunciato il suo ritiro dalle primarie democratiche. Nelle ultime ore è arrivata la notizia di un altro ritiro: quello della senatrice del Minnesota, Amy Klobuchar, che ha poi deciso di appoggiare Joe Biden.
Due giorni dopo la netta vittoria di Biden in South Carolina, i media americani avevano riportato la notizia del possibile ritiro di Buttigieg che ha poi confermato il tutto con un discorso tenuto a South Bend. Una decisione che segue quella del miliardario Tom Steyer, che pur avendo ottenuto l’11,3% dei voti e 2 delegati in South Carolina ha scelto la via del ritiro perché non è mai riuscito ad emergere del tutto. Pur avendo ottenuto ottimi risultati nelle prime due uscite, la causa dell’abbandono di “Mayor Pete” è sicuramente da ricercare nei voti delle minoranze – molto più fedeli a Joe Biden – che, però, tradizionalmente votano il Partito democratico. Sin da subito si era detto che il suo era un elettorato prevalentemente bianco ed infatti alla vigilia del Nevada e South Carolina – stato con un’alta percentuale di latinos il primo e a maggioranza afro-americana il secondo – i sondaggi non lo vedevano tra i favoriti e così è stato. In Nevada ha ottenuto il 14,3% mentre in South Carolina un debole 8,2%.
Nel discorso a South Bend, Buttigieg ha spiegato che ormai per lui non c’erano più speranze di vincere le primarie e che rimanendo in corsa avrebbe reso più complicata la ricerca dello sfidante di Trump alle elezioni di novembre. Inoltre, ha detto che fare un passo indietro e contribuire a riunire gli Stati Uniti e il Partito democratico era la cosa migliore da fare. Domenica sera, tra le altre cose, l’ex sindaco di South Bend ha parlato con Biden e Obama. L’ex vicepresidente gli ha chiesto di appoggiarlo e Buttigieg sembrerebbe aver preso in considerazione l’idea di farlo e, proprio a riprova di ciò, nella giornata di oggi è previsto il suo arrivo a Dallas, dove ci sarà il comizio di Biden.
Nelle ultime ore è arrivata anche l’ufficialità del ritiro di Amy Klobuchar. La senatrice del Minnesota, che ha successivamente deciso di appoggiare Biden, abbandona la corsa dopo il deludente risultato del South Carolina, dove ha ottenuto il 3,1% dei voti. Il punto più alto della sua corsa rimane sicuramente il 19,8% in New Hampshire che però non è riuscita a ripetere. Adesso potrebbe restare protagonista delle primarie come potenziale candidata alla vicepresidenza scelta da Biden, richiesta che circola con insistenza tra alcuni sostenitori democratici.
Se fino a qualche giorno fa il fronte moderato era frammentato e senza una figura di spicco, la vittoria di Biden in South Carolina e il conseguente ritiro di Buttigieg e Klobuchar ha ribaltato le aspettative rendendo l’ex vicepresidente l’unico candidato dei moderati. Ciò gli darà sicuramente la possibilità di raccogliere molti più voti al Super Tuesday e di provare a recuperare i delegati di Bernie Sanders. Se, quindi, per Biden il ritiro di “Mayor Pete” e della senatrice del Minnesota è una cosa positiva, il senatore del Vermont ha poco da festeggiare perché la loro presenza il 3 marzo gli avrebbe consentito di ottenere percentuali più alte. Inoltre, il Super Tuesday vedrà la discesa in campo di Michael Bloomberg – che ci dirà come sta andando la sua campagna elettorale basata su un’enorme spesa pubblicitaria – rendendo di fatto le primarie una corsa a tre. Non ci resta che aspettare domani, quando voteranno 14 stati tra cui la California e il Texas che daranno la possibilità di ottenere rispettivamente 415 e 228 delegati ed è proprio l’alto numero di stati al voto che potrebbe rendere il Super Tuesday già decisivo per le sorti delle primarie democratiche.