Tale giornata, istituita nel 2013 dall’Assemblea Generale dell’ONU con la risoluzione A/RES/68/192, ha lo scopo di sensibilizzare la comunità internazionale sulla situazione delle vittime e promuovere la difesa dei loro diritti. In questa data, gli Stati Membri rinnovano il proprio impegno ad agire in modo coordinato come stabilito nel 2010 dal Piano d’azione globale per la lotta contro la tratta di persone. La cosiddetta ‘schiavitù moderna’ riguarda tutti i Paesi del mondo in quanto luoghi di origine, transito o destinazione. Le vittime di tratta, in maggioranza donne e bambine, vengono sfruttate per lavori forzati, prostituzione, espianto di organi o schiavitù. Il loro numero, che cresce in situazioni di conflitto e a causa della domanda di manodopera a basso costo e prostituzione, è stato stimato dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro intorno ai 40 milioni. Secondo i dati della Commissione europea tra il 2015 e il 2016, nell’Unione Europea le persone di origine nigeriana hanno rappresentato la principale nazionalità registrata tra le vittime di tratta degli esseri umani, più della metà donne e ragazze.