0,00€

Nessun prodotto nel carrello.

0,00€

Nessun prodotto nel carrello.

Geoeconomia ed InnovazioneL’Età del Disordine (2020-?): scenari e previsioni per il...

L’Età del Disordine (2020-?): scenari e previsioni per il prossimo decennio in un Rapporto di Deutsche Bank

-

Il mondo si trova all’apice di una nuova era che sarà inizialmente caratterizzata dal disordine con un probabile allentamento della globalizzazione che ha creato la rapida crescita economica e dei prezzi degli asset negli ultimi 40 anni, secondo il Long-Term Asset Return Study 2020 di Deutsche Bank.

Qualcuno penserà che, molto probabilmente, gli analisti della Deutsche Bank si siano inventati The Age of Disorder dopo aver dato un’occhiata alla situazione finanziaria della loro banca, in particolare per quel che riguarda quei titoli “tossici” noti come “derivati”. Ma non è così, ovviamente. Già in un report precedente, Imagine 2030, Deutsche Bank aveva analizzato i trend più importanti sulla prossima decade che ci aspetta, ma, essendo uscito a dicembre del 2019, quel report non teneva conto delle conseguenze dovute al Covid-19 e ai lockdown.

Nel loro ultimo studio sulla performance degli asset a lungo termine, pubblicato l’8.09.2020, gli analisti di DB hanno indicato che quest’anno inizia un nuovo “super-ciclo strutturale” che andrà a modificare radicalmente l’economia, la politica, i prezzi dei beni che acquistiamo e, soprattutto, il nostro modo di vivere. I governi e le aziende, per far fronte al processo di cambiamento, particolarmente accelerato dal coronavirus, dovranno farsi carico di sempre più debiti. Il gruppo di ricerca, guidato da Jim Reid, sostiene che il mondo è all’apice di una nuova era che sarà caratterizzata principalmente dal disordine con un probabile allentamento della globalizzazione che ha creato una rapida crescita dell’economia e dei prezzi delle attività negli ultimi 40 anni. E così, mentre la Cina è a un passo dall’essere la più grande economia mondiale, l’Europa nel prossimo decennio potrebbe avere sempre meno chance per sopravvivere come comunità, andando incontro ad inevitabili conflitti di natura economica.

I cinque super-cicli/epoche storiche che hanno caratterizzato gli ultimi 160 anni (1860-2020)

1. La prima era della globalizzazione (1860-1913): un periodo forte per la crescita globale, caratterizzato dall’aumento del commercio globale, l’elevata crescita della popolazione e la bassa inflazione, che differisce solo minimamente dalla tesi fondamentale di Eric Hobsbawm (v. The Age of Empire: 1875–1914).


2. Le Grandi Guerre e la Depressione (1914-1945): il periodo più turbolento della storia economica moderna, caratterizzato da conflitti e difficoltà economiche; si assiste ad un’inversione di tendenza nel commercio globale e molti paesi lottano per riallineare le loro valute all’oro.


3. Bretton Woods e il ritorno a un sistema monetario basato sul gold standard (1946-1970): che fu abolito dal Presidente Nixon a causa delle ingenti spese militari sostenute per la guerra del Vietnam, e che innescò il lungo periodo di volatilità e svalutazioni ai quattro angoli del globo. Questo periodo si caratterizzò per una forte crescita economica, una bassa inflazione stabile, dopo un picco iniziale a seguito della seconda guerra mondiale, un forte sviluppo del debito e la nascita della società come la conosciamo oggi con il Welfare State che assicura una rete di sicurezza ai cittadini di tutto il mondo. Inoltre, durante questi anni, la spesa pubblica e le aliquote fiscali registrarono un aumento significativo e la crescita della popolazione globale aumentò raggiungendo l’apice con il boom demografico.


4. L’introduzione della moneta a corso legale e l’alto tasso di inflazione degli anni ’70 (1971-1979): il sistema di Bretton Woods basato sul gold standard ha visto aumentare la pressione fino a quando non si è interrotto nel 1971, ciò che ha permesso lo spostamento verso un sistema di valute fiat. Ne seguì una sostanziale turbolenza economica con l’inflazione alle stelle in tutto il mondo.


5. La seconda era della globalizzazione (1980-2020): la Cina si è reintegrata nell’economia globale, il commercio globale è aumentato. I baby boomers e un aumento dei lavoratori dei mercati emergenti (in particolare la Cina) hanno portato alla crescita della forza lavoro globale. Paul Volcker, presidente della FED dal 1979 al 1987, pose fine agli alti livelli di inflazione registrati negli Stati Uniti, anche se la manodopera a basso costo fece la maggior parte del lavoro pesante per mantenere bassa l’inflazione. Tassi di interesse sempre più bassi e sistemi finanziari deregolamentati hanno portato a un enorme aumento del debito.

N.B.: L’impostazione del report omette di indicare la matrice operativa essenzialmente geopolitica dei cinque super-cicli/epoche storiche che vengono considerati esclusivamente come cicli meramente economici; per fare un esempio: la dissoluzione dell’URSS, verificatasi al termine di un processo che ha avuto inizio esattamente nei primi anni ‘80, ha portato all’avvento della seconda era della globalizzazione, d’impronta anglosassone, riempiendo il vuoto ideologico che si era creato.


L’Età del Disordine (2020-)

Questa età sarà egemonizzata dalla Cina che supererà gli Stati Uniti come la più grande economia del mondo, con gravi tensioni economiche all’avvicinarsi di questo momento. Ciò aiuterebbe a capovolgere alcune delle tendenze dell’era della globalizzazione che l’inversione demografica sosterrebbe ulteriormente. Sulla “minaccia” cinese, che i legislatori statunitensi del passato hanno contribuito ad attuare, aiutando e favorendo il più grande trasferimento dell’industria e della tecnologia americana nella stessa Cina (per approfondire alcuni dettagli si v. Report to Congress of the U.S.-China Economic and Security Review Commission, November 2011), lo studio afferma che la Cina si sia trovata nel cuore dell’era più recente della globalizzazione, quindi non va trascurato il fatto che oggi cerchi il suo storico “ripristino” di un autentico “potere economico globale”, come accaduto all’inizio XIX secolo con la sua partecipazione dal 20% al 30% dell’economia globale, in quel momento, che crollò al 4% nell’era coloniale per tornare ora al 16% (p. 5). L’Europa si troverà, probabilmente, su un percorso binario verso l’integrazione o la disintegrazione ora che l’epidemia da Covid-19 ha intensificato le divergenze tra economie forti ed economie deboli. Il debito continuerà ad aumentare con politiche del tipo MMT (Modern Monetary Theory) – Helicopter Money che probabilmente si dimostreranno efficaci, seppur nel breve periodo. Le disuguaglianze potrebbero inizialmente aumentare a causa degli effetti della pandemia, ma presto le conseguenze economiche da essa provocate e la pressione politica dovrebbero iniziare ad invertire le tendenze pluridecennali. In effetti, con il progredire del decennio, i Millennials inizieranno a competere con gli elettori più anziani in termini di numeri e questo potrebbe portare a importanti cambiamenti politici. Oltre alle enormi implicazioni economiche, le misure di protezione del clima dovrebbero essere una delle principali fonti di disordine nel prossimo decennio. Nel complesso, ci saranno otto questioni globali che definiranno l’Età del Disordine:

  1. Deterioramento delle relazioni USA-Cina e inversione della globalizzazione deregolamentata. La Cina continuerà il suo percorso per ripristinare il suo ruolo storico di potenza economica globale, preferendo i propri valori al liberalismo occidentale: “Uno scontro di culture e interessi si prospetta, quindi, soprattutto quando la Cina si avvicina a diventare la più grande economia del mondo”, afferma il report (p. 5).
  2. Un decennio decisivo per l’Unione Europea (p. 6), di consolidamento o di rottura: nei prossimi 10 anni le opportunità per l’Europa di uscire dalla crisi diminuiranno, mentre il potenziale per un’ulteriore integrazione è stato aumentato dal recente Recovery Fund e le divergenze causate dalle condizioni economiche probabilmente aumenteranno provocando importanti punti di rottura post Covid-19.
  3. Debiti più elevati e MMT/Helicopter Money che diventa la norma.
  4. Inflazione o deflazione?
  5. Peggioramento delle disuguaglianze prima che si verifichi un contraccolpo e un cambiamento.
  6. Ampliamento del divario intergenerazionale: i Millennials e la Generazione Z inizieranno presto ad avere i numeri per vincere le elezioni e cambiare il modo di fare politica.
  7. Il dibattito sul clima si svilupperà con più sostenitori simpatizzanti creando così maggior entropia nel sistema.
  8. Rivoluzione tecnologica o bolla: siamo vicini a importanti progressi tecnologici che hanno un impatto su tutti gli aspetti della vita, o corriamo, invece, il rischio di una ripetizione del 2000 in cui è scoppiata una bolla “tecnologica”, anche se gran parte della tecnologia è sopravvissuta e si è progressivamente integrata nelle nostre vite in un modo evolutivo più normale? Interessante notare, in questo ambito, che il fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum, Klaus Schwab, ha scritto un libro sulla “Quarta rivoluzione industriale” (FrancoAngeli, 2016), e su come governarla (FrancoAngeli, 2019), termine con il quale l’autore si riferisce alla fusione dei sistemi digitali, fisici e biologici.

Il rapporto prevede che, indipendentemente da chi sarà il vincitore delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti a novembre 2020, il divario tra le due superpotenze, Stati Uniti e Cina, si approfondirà, in una guerra economica con tariffe, sanzioni e attacchi nella sfera tecnologica, ma senza che si arrivi ad una vera e propria guerra militare tra i due, come spesso accade quando una potenza crescente cerca di sfidare il potere egemonico dell’altra, in chiara allusione alla teoria classica, molto in voga negli USA, sulla Trappola di Tucidide (p. 6 e p. 19). Sia la disuguaglianza che il divario intergenerazionale significheranno un cambiamento nell’equilibrio di potere che potrebbe includere un regime fiscale più severo sulle eredità, una minore protezione del reddito per i pensionati, maggiori tasse sulla proprietà, insieme a maggiori imposte sul reddito e sulle aziende per attuare politiche più redistributive (p. 51)

Nella teoria del caos (Lorenz), una delle caratteristiche all’interno dei sistemi complessi risiede nell’esistenza di frattali (zone d’ordine) nel mezzo del disordine prevalente. L’impresa dell’umanità sarà, allora, quella di trovare i suoi frattali di sopravvivenza per quanti più cittadini possibile: alla ricerca delle sue zone di ordine perdute. Le contraddizioni del mondo e della sua economia sempre più slegata tra comparto finanziario e mondo reale sono state portate alla luce e rese manifeste da un filettino di RNA ad alta contagiosità che ha imposto importanti riflessioni sul futuro della globalizzazione e del sistema di governance globale attualmente vigente. L’età del disordine, in fin dei conti, era tra noi da molto tempo: il Covid-19 ci ha solo imposto di scendere a patti con la realtà.

Claudio Ciani,
Sapienza Università di Roma

Corsi Online

Articoli Correlati

L’intelligence economica e le relazioni internazionali

Il ruolo dell’intelligence economica nelle relazioni internazionali tra passato, presente e futuro: un concetto in continua evoluzione, con al...

I quattordici libri da leggere in tema Energia e Infrastrutture

È arrivata la “Reading List di Energia e Infrastrutture” preparata dal Centro Studi Geopolitica.info, scopri i quattordici libri utili...

I cinque libri da leggere in tema Spazio

È arrivata la “Reading List di Spazio” preparata dal Centro Studi Geopolitica.info, scopri i cinque libri utili per approfondire...

I dieci libri da leggere in tema Cyber e Tech

È arrivata la “Reading List di Cyber e Tech” preparata dal Centro Studi Geopolitica.info, scopri i dieci libri utili...