La Russia nel contesto post-bipolare (RUSPOL)
I rapporti con l’Europa tra competizione e cooperazione
Con il sostegno dell’Unità di Analisi, Programmazione, Statistica e Documentazione Storica del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ai sensi dell’art. 23-bis del DPR 18/1967. Le opinioni contenute nel progetto sono espressione degli autori, e non rappresentano necessariamente le posizioni del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Enti partner
Finalità e risultati attesi
Il Progetto intende tracciare delle finalità sia di ordine teorico che empirico. Le finalità di ordine teorico vertono sulla necessità di offrire un contributo alla letteratura scientifica sulle relazioni italo-russe degli anni successivi alla Guerra Fredda, sottolineando gli aspetti più competitivi rispetto a quelli cooperativi. Inoltre, esso vuole colmare la lacuna in letteratura sulla teoria della transizione di potere applicata al contesto regionale dell’Italia come media potenza. L’ipotesi che il Progetto verificherà attraverso l’attività di ricerca del suo staff è che transizioni repentine del potere relativo su scala globale inducono le medie potenze ad assumere atteggiamenti più competitivi e meno cooperativi anche in relazione a presunti partner storici e tradizionali.
Al contempo, le finalità di ordine empirico si soffermano sulla volontà di comprendere le linee di continuità e di discontinuità nella politica estera italiana degli ultimi trent’anni in relazione alla Federazione Russa, enfatizzando il ruolo degli interessi nazionali in aree geografiche strategiche quali il Mediterraneo, l’Europa Orientale e i Balcani. Il conseguimento di tale obiettivo sembra particolarmente rilevante perché dalla comprensione del perimetro all’interno del quale si concretizzeranno i rapporti italo-russi nel breve e medio periodo deriva l’identificazione delle modalità di interazione tra Federazione Russa e apparato euro-atlantico, e dunque più efficaci e razionali prospettive per un dialogo della NATO e dell’Unione Europea con Mosca.
Inoltre, il Progetto è animato dalla volontà di contribuire ad alimentare il dibattito in Italia sulle questioni cruciali della vita politica internazionale, incluso il dialogo tra NATO-Unione Europea e Russia. Il Progetto intende divulgare i principali obiettivi e risultati attraverso una serie di incontri tra accademici provenienti da settori scientifico-disciplinare diversi, tra cui storici e politologi, quello tra diverse generazioni di ricercatori e studenti di Relazioni Internazionali e quello tra Università e Diplomazia. L’obiettivo complessivo è quello di fornire gli strumenti cognitivi e le raccomandazioni di policy in grado di preparare il Sistema-paese a cogliere i vantaggi provenienti dalle geometrie geopolitiche, economiche e culturali insite nelle relazioni tra Roma e Mosca.
L’era post-Covid e post-intervento russo in Ucraina sarà caratterizzata da un mondo differente rispetto al passato. Per l’Italia, soprattutto in relazione ai suoi rapporti con la Federazione Russa, questo contesto comporterà la necessità di ristrutturare le proprie priorità di politica estera, e, data anche la sua collocazione all’interno del quadrante del Mediterraneo Allargato e alla prossimità con la penisola balcanica, di investire nelle relazioni economiche, culturali e politiche con Mosca, incoraggiando il dialogo con la NATO e l’Unione Europea ed interagendo per conseguire una pace e sicurezza durevoli.