Da questa mattina è in vigore la legge marziale nelle dieci regioni ucraine costiere e vicine alla Russia, per 30 giorni: Mosca, accusa il presidente ucraino Petro Poroshenko, «sta ammassando truppe ai confini». La tesi di Vladimir Putin, che ha commentato per la prima volta il sequestro di tre navi ucraine al largo di Kerch, in Crimea, è che si sia trattato «indubbiamente di una provocazione organizzata dalle autorità e, credo, dal presidente in carica alla vigilia delle elezioni presidenziali ucraine del prossimo marzo». Il pessimo rating di Poroshenko, ha detto Putin, non gli consentirebbe neppure di passare al secondo turno, «per questo doveva fare qualcosa per aggravare la situazione e ostacolare gli altri candidati».