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Italia-Francia, l’audizione parlamentare del Ministro Di Maio: “Trattato del Quirinale strategico, a lavoro anche con Berlino”

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L’audizione del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio presso le commissioni esteri di Camera e Senato per illustrare i contenuti del Trattato bilaterale con la Francia. Il Ministro ha in seguito risposto alle domande poste dai parlamentari di maggioranza e opposizione, ed ha annunciato la volontà di perseguire un simile percorso bilaterale anche con la Germania.

La firma del “Trattato del Quirinale” rappresenta “un momento storico nei rapporti tra Italia e Francia e un successo per la nostra politica estera”. Con queste parole il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in un’audizione davanti alle commissioni Esteri di Camera e Senato in seduta congiunta, commenta l’accordo bilaterale con il Paese d’Oltralpe.

Il Trattato Italia-Francia per una cooperazione bilaterale rafforzata, firmato il 26 novembre dal presidente francese Emmanuel Macron e dal presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mira a fare di Italia e Francia ‘i motori dello sviluppo europeo’.

Tale collaborazione, come sottolinea il ministro degli Esteri, non si esaurisce nella sola dimensione economica ma include molti altri temi come il rafforzamento dell’Unione Europea, l’impegno comune nel Mediterraneo e in Africa, le transizioni digitale e ambientale, la sicurezza, la cultura e l’istruzione, i rapporti tra società civili e la cooperazione transfrontaliera. Il Trattato si sofferma poi sulle nuove tecnologie e in particolare sulla cooperazione nelle attività spaziali.

In materia di politica estera, il ministro illustra così il percorso intrapreso: “Sono previste consultazioni regolari per stabilire posizioni comuni su tutti i temi. Si tratta di rendere sistematico un metodo di lavoro che abbiamo adottato sulla Libia dopo una fase di scarsa collaborazione. In Libia così abbiamo superato incomprensioni iniziali. Questo approccio ha contribuito a una posizione europea più convincente. Ora lo stesso metodo va usato su tutti i temi, dal Mediterraneo, all’immigrazione, al cambiamento climatico”. Una cooperazione che non si esaurisce nella politica estera ma coinvolge anche l’economia: infatti, il trattato prevede un forum di consultazione tra il ministero dell’Economia francese e i ministeri italiani di Economia e Sviluppo economico.

Di Maio ha poi sottolineato alcuni aspetti particolarmente importanti e i relativi obiettivi: la transizione ecologica e la lotta ai cambiamenti climatici, ritenuti centrali. Nel trattato Italia e Francia si impegnano a raggiungere la neutralità sul carbone entro il 2050. Tema chiave è anche quello della cultura, settore nel quale il trattato prevede un impegno a favorire la mobilità nell’ambito della cooperazione universitaria, studio delle lingue, spostamento dei ricercatori. A tal fine è previsto ogni due anni un incontro tra università e attori del mondo della cultura.

A margine dell’audizione alcune osservazioni sono state mosse dai parlamentari della commissione. In particolare, l’onorevole Formentini (Lega) ha espresso dubbi sugli allegati del trattato ricordando che ad oggi le uniche notizie relative a questi documenti sono a mezzo stampa. La richiesta del deputato del Carroccio è che si operi a livello parlamentare con la massima trasparenza possibile osservando che una maggiore condivisione con il Parlamento avrebbe giovato all’accordo stesso.

Preoccupazione condivisa anche dall’onorevole Delmastro Delle Vedove (Fratelli d’Italia) che ha rilevato la mancanza di una discussione che abbia coinvolto le forze istituzionali. A queste critiche, il titolare della Farnesina ha risposto a stretto giro spiegando che non esistono allegati segreti: “non c’è niente di segreto su questo trattato”. Circa l’assenza del passaggio parlamentare prima della firma, il ministro spiega che nessun trattato, nell’ambito della negoziazione tra governi, è stato mai portato prima in Parlamento, anche alla luce del negoziato serrato con il governo francese. La Senatrice Garavini (IV) ha auspicato la stesura di un analogo trattato anche con la Germania. Scenario che sembra all’orizzonte dopo che Di Maio, nel corso dell’audizione ha annunciato l’impegno a rafforzare i rapporti bilaterali con Berlino con un confronto in questo senso già avviato.

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