Pubblichiamo integralmente la lettera del Rappresentante Italiano a Taiwan, Davide Giglio, scritta in risposta a un articolo apparso su Taipei Times a firma Tzou Jiing-wen (鄒景雯). La lettera del Rappresentante italiano, oltre a rispondere alle immotivate e fuorvianti accuse della giornalista, ha il titolo “Italia e Taiwan: sani, insieme”. Si tratta di un slogan presentato dall’Ufficio Italiano di Promozione Economica Commerciale e Culturale, approvato dalle autorità di Taiwan, per combattere insieme l’emergenza sanitaria e nella parale di Davide Giglio “sottolineare ciò che unisce e non ciò che – temporaneamente – divide”.
In un crescendo di invettive, Tzou Jiing-wen (鄒景雯) critica ingiustamente il paese che sono orgoglioso di rappresentare a Taiwan (“Italy’s ignorance must be checked”, 6 marzo, pagina 8).
Tzou incolpa l’Italia per l’adozione di misure, come la riduzione dei voli e la limitazione dei viaggiatori dalle aree colpite dalla COVID-19, misure che la stessa Taiwan ha adottato proprio in questi giorni. Mentre Tzou incolpa la presunta “ostilità” dell’Italia, dimentica che nel giugno dello scorso anno l’Italia ha concesso ai titolari di passaporto di Taiwan un accesso privilegiato con gli e-gate negli aeroporti italiani. Tale privilegio – attualmente goduto da sole otto giurisdizioni – non è mai stato messo in dubbio dall’Italia.

Allo stesso modo, l’Italia si è sempre astenuta dal sconsigliare di recarsi a Taiwan, anche quando Taiwan aveva inizialmente un chiaro vantaggio nella triste classifica dei casi di COVID-19.
L’intenzione dell’Italia, come asserito da Tzou, di “arrecare disturbo ai taiwanesi” ignora il fatto che COVID-19 è atterrato alle porte dell’Italia esattamente come ha fatto a Taiwan e che entrambe le parti hanno fatto del loro meglio per affrontare la situazione.
A differenza di Taiwan, l’Italia non è un’isola. La sua appartenenza a una vasta area integrata e multinazionale come l’UE, una maggiore influenza economica e lo status di importante destinazione turistica mondiale complicano infinitamente gli sforzi di contenimento del virus che vengono effettuati dalle autorità italiane.
Descrivere gli sforzi di mobilitazione in corso compiuti a tutti i livelli dalle autorità italiane e dall’intera nazione italiana attraverso le parole sprezzanti usate dall’autrice dell’articolo è triviale e insensibile.
Inoltre, la richiesta di Tzou di “contromisure” in campo economico e commerciale è sconsiderata e contrasta con l’interesse di entrambe le parti per evitare un inutile effetto di ricaduta delle decisioni relative alla salute nel settore commerciale.

Alla luce dell’adesione dell’Italia all’Unione Europea, le reazioni di Taiwan legate al commercio rendono multilaterale qualsiasi temporanea disputa bilaterale. Ciò rischia di danneggiare gli interessi più ampi di Taiwan.
L’Italia e Taiwan godono di relazioni commerciali in crescita e reciprocamente vantaggiose che è nell’interesse di entrambe le parti preservare e coltivare. Se qualcosa deve essere controllato non è l’ignoranza dell’Italia, ma piuttosto il consiglio fuorviante offerto da Tzou. Gli attuali tempi straordinari che stiamo affrontando richiedono un ragionamento più equilibrato e sottile rispetto al contenuto dell’articolo.
Penso che lo slogan “Italia e Taiwan: sani, insieme” presentato dal mio ufficio e approvato dalle autorità di Taiwan sia un modo più adeguato di procedere. Dobbiamo sottolineare ciò che unisce e non ciò che – temporaneamente – divide.
Sono fiducioso che questo spirito più costruttivo e compassionevole troverà una risonanza più ampia a Taiwan rispetto alle parole di Tzou.
Davide Giglio,
Rappresentante italiano a Taiwan