“Combattere per la vittoria finale”, “Riprendere il continente”. Gli slogan dell’epoca di Chiang Kai-shek sono ancora lì, sugli edifici in marmo e granito del villaggio Qinbi, da dove un tempo venivano diffusi anche attraverso una stazione di trasmissione rivolta ai nemici. “Sento questi spari da quando sono piccolo, perché dovrei essere preoccupato?”, dice il signor Chen mentre fuma una sigaretta sul belvedere di fronte all’isola di Gueishan. In sottofondo il rumore dei colpi di un’esercitazione militare.