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Operativo dal 4 gennaio 2022 il nuovo regime di screening degli investimenti esteri nel Regno Unito

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Il governo britannico ha fissato la data di inizio del National Security and Investment Act – il più grande sconvolgimento del regime di sicurezza nazionale del Regno Unito da 20 anni – per il 4 gennaio 2022. La nuova legislazione è un’importante modifica del meccanismo di screening degli investimenti esteri nel Regno Unito. Il nuovo regime consentirà agli investitori di disporre di processi di autorizzazione più efficienti per le acquisizioni rilevanti, nonché di una maggiore trasparenza sui tipi di accordi che il governo potrebbe esaminare e sui processi per renderli operativi. 

Nel merito, il Governo ha identificato 17 settori sensibili in cui l’investimento è soggetto a preventiva approvazione. Questi includono: Materiali avanzati, Robotica avanzata, Intelligenza Artificiale, Nucleare civile, Comunicazioni, Hardware informatico, Fornitori critici per il governo, Autenticazione crittografica, Infrastruttura dati, Difesa, Energia, Tecnologie militari e a duplice uso, Tecnologie quantistiche, Tecnologie satellitari e spaziali, Fornitori di servizi di emergenza, Biologia sintetica e Trasporti.

Gli Investimenti Diretti Esteri nel Regno Unito

Il Regno Unito, anche se non fa più parte dell’UE, resta un attore dello scenario europeo e mondiale di primaria importanza strategica ed economica in termini di Prodotto Interno Lordo P.I.L.

Prodotto interno lordo (PIL) dell’Unione Europea 2020 – Fonte Ragioneria dello Stato -Ministero dell’Economia e delle Finanze

Storicamente il primo paese a promuovere una politica di privatizzazioni fu il Regno Unito con l’Industry Act del 1975 che già nel 1976, sotto il governo laburista, aveva ceduto parte della propria quota azionaria della British Petroleum. Nel 1987 l’esecutivo britannico privatizzò la British Airport Authority, corrispondente alla nostra ENAC; lo statuto della nuova società, la BAA plc, prevedeva la creazione di un’azione speciale del valore di una sterlina da attribuirsi al ‘’Secretary of State for Transport’’. Tale azione non permetteva la partecipazione al capitale sociale o agli utili ma concedeva al detentore la possibilità di esercitare un diritto di veto su talune operazioni (cessione, alienazione del possesso, etc.) e su talune modifiche statutarie. Azioni speciali simili, dette GOLDEN SHARES, vennero riconosciute al governo britannico anche per altre società privatizzate: British Telecom, Roll-Royce, BAE Systems.

Il decisore è il Segretario di Stato (Secretary of State), in maniera autonoma e in un numero limitato di settori sensibili (ieri 9 e oggi saliti a 17), con riferimento all’interesse pubblico. Per tutti gli altri casi, il criterio fondamentale per l’intervento è se il progetto di fusione porti, o meno, ad un «substantial lessening of competition», sul quale ha competenza la Competition Commission. Uno specifico gruppo (Inquiry Group) selezionato da un pool nominato dal Segretario di Stato fra esperti del settore, provvede a prendere la decisione. La verifica viene così fatta inizialmente sul funzionamento del mercato e successivamente sulla perdita di competitività e, se ne vengono confermati presupposti di criticità o di rischio  oltre una determinata soglia, viene rimossa dalle competenze dei Ministri e affidata a un panel di esperti.

Parallelamente, per proteggere da minacce di vario tipo e di vario genere gli interessi nazionali e le infrastrutture critiche (tipicamente dal terrorismo), nel 2007 viene creato il Centre for the Protection of the National Infrastructure (CPNI). Il CPNI dipende dall’ MI5 (Security Service per la sicurezza interna) e svolge ruolo autonomo; a partire dal 2016 è confluito in parte nel National Cyber Security Centre (NCSC), l’analogo della nostra Agenzia Cybersecurity Nazionale (ACN), e in parte continua il suo operato per la difesa delle infrastrutture critiche del Regno Unito.

Un elemento distintivo del Regno Unito dagli altri Stati è la stabilità finanziaria nella quale il governo può giocare un ruolo diretto. Il tema della «sovranità finanziaria» britannica è, del resto, uno degli elementi che costituiscono tradizionalmente un elemento delicato del rapporto fra il Regno Unito e l’UE. La stabilità finanziaria è «interesse nazionale» nella prospettiva britannica.  Nel novembre 2011 il Regno Unito ha introdotto regole di acquisizione più severe che riguardano l’evidenza immediata degli offerenti, per saper fin dalle prime battute delle trattive, chi sia il potenziale acquirente. 

Bisogna però arrivate all’11 giugno 2018 con due emendamenti all’Enterprise Act 2002. per modificare sostanzialmente le condizioni per l’applicazione delle revisioni degli investimenti interni del Regno Unito ai fini della sicurezza nazionale. Le modifiche abbassano la soglia del valore di fatturato complessivo, per fusioni e acquisizioni, da 70 milioni di sterline a 1 milione di sterline, in tre settori:

  1. sviluppo o produzione di articoli per uso militare o militare e civile (“dual use”); 
  2. progettazione e manutenzione dell’hardware informatico;
  3. sviluppo e produzione della tecnologia quantistica, 

ed introducono i settori industriali che svolgono attività dual-use. 

Durante la pandemia Covid-19 il Regno Unito ha ripreso ad esaminare le acquisizioni societarie e il loro impatto sulla sicurezza interna, e il Business  Secretary Service ha emesso il 20 luglio 2020 altre ordinanze che modificano le condizioni in cui il governo può intervenire nelle fusioni ai sensi dell’Enterprise Act 2002. Le modifiche abbassano le soglie giurisdizionali per i controlli sulle fusioni in tre settori specifici: intelligenza artificiale, tecnologia di autenticazione crittografica e “materiale avanzato” (tecnologia) portando anche qui la soglia da 70 milioni di sterline a 1 milione di sterline per ogni singola operazione.  

Il National Security and Investment Bill 

Il 27 aprile 2021 il Regno Unito istituisce, nell’ambito del progetto di legge ‘’National Security and Investment Bill ‘’, il ‘’Consiglio per gli investimenti del Regno Unito’’ per facilitare gli investimenti interni, informare la politica commerciale indipendente e raccogliere intorno ad un forum gli investitori globali per consigliare il governo; il Consiglio è presieduto dal Ministro per gli investimenti ed è composto da 38 rappresentanti di società multinazionali, tra cui Syngenta, Siemens, Santander, Nestlé, Morgan Stanley, Lockheed Martin, Kraft Heinz, Hewlett Packard, DHL e Airbus.

Il 29 aprile 2021 il National Security and Investment Bill, ricevendo l’assenso reale, diventa legge nel Regno Unito e sarà operativo dal 4 gennaio 2022. Lo scopo principale della legge è introdurre un regime di screening autonomo separato dal controllo delle fusioni che affronti le acquisizioni di società e beni britannici da parte di investitori nazionali ed esteri. La procedura di screening si concentrerebbe sulla valutazione dei rischi per la sicurezza nazionale associati a tali acquisizioni, introducendo un obbligo di notifica al Segretario di Stato per gli investitori prima di acquisire il controllo su una società o un bene. 

Il controllo è definito nel Regno unito come il superamento della proprietà del 25%, 50% o 75% delle azioni o dei diritti di voto. La notifica sarà obbligatoria nei settori specifici nei regolamenti attuativi. Durante le consultazioni sono stati individuati 17 settori: Materiali avanzati, Robotica avanzata, Intelligenza artificiale, Nucleare civile, Comunicazioni, Hardware informatico, Fornitori critici al governo, Fornitori critici ai servizi di emergenza, Autenticazione crittografica, Infrastrutture dati, Difesa, Energia, Militare e dual-use, tecnologie quantistiche, tecnologie satellitari e spaziali, biologia sintetica; infine, la nuova legge prevede sanzioni civili e penali per l’elusione degli obblighi di notifica. Le transazioni completate senza una notifica obbligatoria saranno annullate con atto governativo.

Le condizioni

La legge concede inoltre al governo un potere retrospettivo di 5 anni per richiedere acquisizioni nell’economia più ampia che non sono state notificate, ma che potrebbero sollevare problemi di sicurezza nazionale. Pertanto:

  • il governo inglese potrà imporre condizioni o, come ultima risorsa, bloccare un accordo ovunque vi sia un rischio inaccettabile per la sicurezza nazionale del Regno Unito;
  • gli investitori e le imprese dovranno informare l’unità governativa dedicata – l’Unità per la sicurezza degli investimenti – attraverso un portale digitale su alcuni tipi di acquisizioni in aree sensibili quali, ad esempio non esaustivo, operazioni che coinvolgono società impegnate nell’intelligenza artificiale;
  • i poteri di screening del Regno Unito includeranno beni come la proprietà intellettuale e le società;
  • le acquisizioni saranno valutate entro 30 giorni lavorativi ;
  • gli investitori potranno anche notificare volontariamente eventuali acquisizioni con implicazioni per la sicurezza nazionale; 
  • per garantire che nessun affare pericoloso possa sfuggire ai controlli della specie, oltre alla notifica obbligatoria nelle 17 aree sensibili dell’economia, il Segretario di Stato avrà il potere di “richiamare” le acquisizioni nell’economia più ampia che non sono state notificate al governo e che possono indurre problemi di sicurezza nazionale.
  • questi poteri non si applicheranno alle acquisizioni avvenute prima dell’introduzione della legge in Parlamento (11 novembre 2020).

Una volta che la legge sarà completamente avviata, gli investitori che pianificano un’acquisizione in una delle aree sensibili definite dell’economia del Regno Unito dovranno ottenere l’approvazione del governo prima di poterla completare.

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