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TematicheItalia ed EuropaLa guerra in Ucraina non è ancora finita

La guerra in Ucraina non è ancora finita

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Anche se ormai non viene quasi più portata all’attenzione del grande pubblico sulle prime pagine dei giornali e nelle aperture dei notiziari televisivi, la guerra in Ucraina non è ancora finita e sono ancora molti coloro che vivono con il costante suono degli spari dell’artiglieria nelle orecchie in condizioni molto difficili, senza acqua, gas e luce elettrica.

Nei villaggi più vicini alla linea del fronte i pochi abitanti rimasti sono costretti ogni giorno a fare i conti con il freddo, la fame e la mancanza di tutti i generi di prima necessità.

Nel villaggio di Zhovanka, piccola frazione della cittadina di Zaitseve, coloro che hanno deciso di rimanere nelle loro case nonostante la guerra fanno la fila per parlare dei loro problemi quotidiani con un’inviata delle Nazioni Unite che li ascolta e li aiuta nelle pratiche burocratiche,  anche per il trasporto di malati e feriti negli ospedali delle città più grandi.

Una donna, che viene all’incontro con le sue nipotine, spiega quali siano le difficoltà di vivere così vicino alla linea dei combattimenti: “Non abbiamo elettricità. E non abbiamo neanche carbone o legna. E ci sparano addosso”.

In tanti piccoli villaggi ucraini come Zhovanka, gruppi di case proprio a ridosso del confine invisibile tra il territorio controllato dai miliziani filorussi del Donbass e quello controllato dall’esercito regolare ucraino, la tregua che è stata siglata nei mesi scorsi non è considerata come una vera pace, anche perché ogni tanto risuonano ancora colpi di armi da fuoco. La vita dei civili continua ad essere quella di persone sotto assedio che devono convivere quotidianamente con la paura di essere colpiti dall’artiglieria e dalle bombe.

Il conflitto in Ucraina non si è ancora attenuato e da due anni il Paese est europeo vive con una lacerazione interna che ha profondamente toccato l’opinione pubblica perché ha portato alla luce vecchi rancori che sembravano ormai sopiti. Da quando il Cremlino ha dichiarato l’annessione della Crimea alla Russia il desiderio della popolazione dell’Ucraina orientale di ritornare a fare parte di quella che loro considerano la loro patria naturale è tornato più forte che mai ed ecco che la zona del Donbass si è infiammata e gruppi di ribelli hanno cominciato a contestare l’autorità di Kiev.

La guerra in Ucraina sta ancora mietendo molte vittime tra i civili e, nonostante le promesse di cessate il fuoco, la vita per la popolazione è molto dura, tra la difficoltà nell’approvvigionarsi di generi di conforto e il rischio di essere colpiti dal proiettile di un cecchino o dell’artiglieria pesante.

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