Impero (1): è il controllo diretto di un dato territorio, attraverso un’amministrazione che esprime gli interessi dell’Impero, ai fini della costruzione di una relazione economica che favorisca il centro a danno della periferia (S. FABBRINI, L’America e i suoi rivali, Il Mulino, Bologna, 2005, p. 224).
Impero (2): Un sistema di dominio politico, non necessariamente diretto, in base al quale un potere imperiale ottiene ciò che vuole dai governi che ha creato, o che sostiene o di cui è il patron (M. WALZER, Is there an American Empire?, in “Dissent”, autunno 2003).
Politica (1): è l’azione che tende a unire, conservare, condurre l’insieme sociale e la pluralità che lo caratterizza, l’arte che ha luogo all’ombra di un dramma sempre possibile ma che da alla vita secondo ragione, alla libertà e all’aspirazione al bene la loro possibilità e la loro attualità (R. ARON, Thucydide et la récit historique, in ID, Dimensions de la conscience historique, Libraire Plon, Paris, 1961, p. 116).
Politica internazionale: è il complesso degli eventi politici che scaturiscono dall’interazione fra unità politiche all’interno del contesto internazionale (C.M. SANTORO, Treccani – Enciclopedia delle Scienze Sociali).
Potere-potenza (Macht): è la possibilità di far valere entro una relazione sociale, anche in presenza di un’opposizione, la propria volontà, quale che sia la base di questa possibilità (M. WEBER, Economia e Società, Edizioni di Comunità, Milano, 1961, vol. II, pp. 51-52).
Potere-autorità (Herrschaft): è la possibilità che un comando determinato trovi obbedienza presso certe persone (M. WEBER, Economia e Società, Edizioni di Comunità, Milano, 1961, vol. II, pp. 248-250).
Potere (definizione ecologica): è la capacità di un insieme di attività o “nicchie” di stabilire le condizioni in cui gli altri devono funzionare (O. DUNCAN, L. SCHNORE, Cultural Behavioral and Ecological Perspectives in the Study of Social Organization, in “Journal of American Sociology”, n. 65, settembre 1959, p. 139).
Potere (definizione in termini di potenzialità): è la misura in cui un attore è in grado di influenzare gli altri più di quanto questi influenzino lui (K. WALTZ, Teoria della politica internazionale, Il Mulino, Bologna, 1987, p. 349).
Prelegittimità: ogni governo legittimo è, all’inizio, un governo che non ha ancora, ma cerca di conquistare, il consenso universale ed ha buone probabilità di riuscita: diventerà legittimo il giorno in cui riuscirà a disarmare le opposizioni provocate dal suo avvento (G. FERRERO, Potere, Edizioni di Comunità, Milano, 1947, p. 29).
Prestigio (1): è il riconoscimento da parte degli altri popoli della forza di uno Stato. Il prestigio assume un’importanza enorme: se la forza di uno Stato è riconosciuta, questo può generalmente conseguire i suoi obiettivi senza farne ricorso (E.H. CARR, Great Britain as a Mediterranean Power, Cust Foundation Lecture, University College, Nottingham, 1937, p. 10).
Prestigio (2): è uno dei fattori imponderabili della politica internazionale, ma è strettamente connesso con il potere di far associare la propria azione ad un ordine morale: è l’influenza derivata dal potere (M. WIGHT, Power Politics, Continuum, London, 2004, p. 97).
Prestigio (3): il prestigio è il potere basato sulla reputazione, mentre l’onore è la reputazione fondata sul potere (H. NICOLSON, The Meaning of Prestige, C.U.P., Cambridge, 1937, p. 9).