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Eliseo22: L’ecologia nelle elezioni francesi del 2022

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Movimenti sociali internazionali come il Friday’s For Future e l’azione di diverse associazioni e organizzazioni non governative hanno permesso di dare una maggiore visibilità all’impatto delle attività umane sull’ambiente nel mondo attraverso campagne di sensibilizzazione, la produzione di sapere scientifico e la mobilitazione (proteste, scioperi…) per far leva sui governi. In questo articolo vediamo quale posizione occupa questo argomento nella campagna per le elezioni presidenziali francesi del 2022.

Eliseo22 è la rubrica sulle elezioni presidenziali francesi che si terranno ad aprile 2022. Ha lo scopo di informare i lettori sui candidati e i partiti, nonché i dibattiti che accompagneranno la corsa all’Eliseo, da un punto di vista interno. A cura di un gruppo di terzo anno dell’Institut d’études politiques de Grenoble (Sciences PO Grenoble-UGA), coordinato da Elena Perrello.

L’urgenza ambientale

L’ecologia è un argomento centrale nel dibattito attuale poiché l’impatto ambientale della produzione industriale di massa influenza la qualità dell’aria, la salute umana e gli ecosistemi. Il riscaldamento climatico ha delle conseguenze dirette in Francia: le molteplici alluvioni ne fanno uno dei paesi europei più colpiti dall’aumento del livello dell’acqua e dalle piogge, conseguenze dirette del cambiamento climatico.

Il tema della protezione ambientale è molto attuale anche a livello internazionale: pensiamo ad esempio al rapporto dell’ IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) o la COP26. Il rapporto dell’IPCC dimostra l’impatto dei vari problemi ambientali e le soluzioni possibili per limitare gli effetti dell’attività umana come la tassa sul carbonio e il divieto di tecniche di produzione inquinanti. Durante la COP26, i capi di stato di diversi paesi del mondo hanno discusso per trovare degli accordi affinché la politica applichi delle soluzioni nei diversi paesi al fine di essere più rispettosi dell’ambiente. In Francia, in questa campagna presidenziale del 2022, sono soprattutto i partiti di sinistra come EELV (Europe Écologie Les Verts) e LFI (La France Insoumise) che prendono una posizione più netta sull’ecologia.

Un’emergenza in politica

Nello scorso decennio, si è visto in Francia un vero aumento dell’importanza dell’ecologia in politica e nelle coscienze individuali, testimoniato dall ‘incremento dei voti per EELV a diversi livelli che ha permesso al partito ecologista, in seguito alle elezioni legislative, di accedere al parlamento europeo. Le elezioni municipali del 2020 hanno operato un vero cambiamento dello spazio di EELV in politica con diversi sindaci eletti in città di più di 100.000 abitanti. Nel 2021, si sono svolte le primarie di EELV con più di 122.000 votanti, un tasso di partecipazione record per il partito.

Nel suo programma, il candidato scelto Yannick Jadot intende per esempio non supportare le imprese che utilizzano delle energie fossili con soldi pubblici e programmare l’uscita dal nucleare entro 15 o 20 anni. EELV, però, non è l’unico partito ad avere proposte forti per l’ambiente. LFI, il PCF (Parti Communiste Français), il PS (Parti Socialiste), o ancora il NPA (Nouveau Parti Anticapitaliste), infatti, sono tutti partiti che portano avanti un progetto ecologico, anche se con diversi approcci. L’ecologia sembra essere inserita nei diversi programmi ma anche avvicinata ad altri temi come il femminismo, come è il caso, per esempio, per la candidata alla primaria EELV Sandrine Rousseau.

Nonostante l’ecologia sia un argomento centrale a sinistra, si riscontrano dei problemi nella struttura di quest’ultima in questa elezione: la frammentazione in molti partiti allontana la possibilità di dibattito e sembra rendere difficile imporre sulla scena le proprie idee sull’ecologia.

Un soggetto ancora poco visibile

A destra il tema dell’ecologia si concentra soprattutto sul dibattito sul nucleare, per esempio la decisione di aprire nuove centrali o no, o ancora l’uso dell’EPR (European Pressurized Reactor). Per esempio, la candidata del partito LR (Les Républicains) Valérie Pécresse propone un massiccio investimento nel nucleare e degli incentivi per incoraggiare i produttori di automobili a smettere di usare le energie fossili.

Tuttavia, stando al rapporto dell’IPCC, tutto questo non sarebbe abbastanza per agire efficacemente contro la distruzione dell’ambiente. Nei programmi elettorali, in generale, i candidati si concentrano su altri temi. Per esempio, la candidata del RN (Rassemblement National) Marine Le Pen o il potenziale candidato del nuovo partito “Reconquete” Eric Zemmour privilegiano piuttosto temi come la sicurezza interna o l’immigrazione. Il caso del potenziale candidato LREM (La République En Marche) Emmanuel Macron è particolare perchè è attualmente anche il presidente della Repubblica francese e presidente del consiglio dell’Unione europea. I suoi obiettivi sono per esempio la trasformazione della banca europea d’investimento in banca europea del clima con un piano da 1000 miliardi di euro per il 2021-2030, o la creazione di un’imposta sul carbonio per i prodotti che arrivano dall’esterno dell’Unione Europea. 

Nonostante l’importanza e l’urgenza di questa sfida, possiamo notare che l’ecologia rimane un tema poco visibile nella campagna elettorale del 2022 ad ogni polo e non è un argomento sul quale i candidati vengono necessariamente interrogati nei media.

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