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TematicheItalia ed EuropaElezioni politiche in Slovenia: perde Janša, vince Golob

Elezioni politiche in Slovenia: perde Janša, vince Golob

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Il voto parlamentare di domenica in Slovenia ha segnato la chiara sconfitta del Partito democratico sloveno (SDS) del primo ministro uscente, Janez Janša, e ha premiato l’alternativa rappresentata dal volto relativamente nuovo della politica nazionale, Robert Golob, ex manager di aziende pubbliche che ha fondato il Movimento Libertà (Gibanje Svoboda/GS) a marzo scorso e raccolto intorno a sé tutto il voto di protesta contro Janša.

Il messaggio netto arrivato dalle urne è stato sottolineato anche dall’affluenza molto elevata, vicino al 70%, in controtendenza con le ultime elezioni e vicino ai dati delle elezioni post-indipendenza. Pur avendo ottenuto un deputato in più di quanti ne avesse nella legislatura appena conclusa, il messaggio che gli elettori hanno consegnato alle urne è che l’alternativa a Janša è la soluzione migliore per la Slovenia. Il voto, inoltre, ha dimezzato la rappresentanza parlamentare dei partiti – sono solo 5 in partiti che hanno superato la soglia di sbarramento – e consegnato a Golob un gruppo di 41 deputati, pochi in meno dei 46 necessari per la maggioranza necessaria a formare un governo.

Ma l’alfa e l’omega della politica slovena è Janša, che caratterizza la scena da oltre 30 anni, nel bene e nel male. Un eroe dell’indipendenza perseguitato dal cosidetto Stato profondo in mano alle sinistre, secondo i suoi sostenitori. Un ex comunista eroe della Slovenia indipendente che ha tradito i valori per i quali ha combattutto, secondo i detrattori. Di sicuro una figura che tende a dividere più che a unire, come dimostra anche la solidità della sua base elettorale, che se da un lato rimane stabile e costante, dall’altro non riesce mai a crescere al centro. La sua bulimia retorica e social, poi, contribuisce ad alzare i toni dello scontro. Ribattezzato Maresciallo Twito o Twitler, il premier ricorre spesso ai social per polemizzare soprattutto con i media, accusati di essere divulgatori di notizie false, come accaduto ad esempio con l’Agenzia di stampa slovena (STA), rimasta senza contratto e senza fondi pubblici nel 2021, fino alle dimissioni del direttore. 

Durante il semestre di presidenza europeo, conclusosi a dicembre scorso, la Slovenia era finita sotto la lente d’ingrandimento di Bruxelles per le critiche su violazione dello stato di diritto, restrizioni della libertà di stampa, ed eccessiva politicizzazione delle aziende pubbliche da parte dell’esecutivo conservatore. Critiche di sicuro amplificate dalla vetrina europea, che però non hanno impedito a una forza nuova di affermarsi alle elezioni, come accaduto peraltro negli ultimi 4 appuntamenti elettorali, quando un movimento nato poco prima del voto è riuscito ad essere la principale forza alternativa a Janša. 

La palla è ora nelle mani di Robert Golob, ingegnere originario di Nova Gorica, volto nuovo del parlamento, ma non estraneo alla politica nazionale. Fra il 2011 e il 2013, infatti, è stato vicino prima al movimento Pozitivna Slovenija del sindaco di Lubiana, Zoran Janković, uno dei suoi grandi elettori, poi si è avvicinato al Movimento di Alenka Bratušek, prima che questa diventasse Primo ministro. A inizi anni 2000 Golob è stato sottosegretario all’energia con il governo liberale di Janez Drnovšek, e pochi anni dopo quella esperienza ha dato vita alla società di compravendita dell’energia elettrica GEN-I, per poi vendere la maggioranza allo Stato. Riconfermato dal 2004 con governi di ogni colore fino a dicembre scorso, Golob ha guidato con grande abilità e una buona dose di spregiudicatezza GEN-I, ma il suo mandato non è stato rinnovato dall’esecutivo di Janša. Così a marzo Golob ha dato vita al Movimento Libertà, raccogliendo la piattaforma del partito ecologista Z.DEJ (Adesso) e portandolo a diventare la casa di riferimento per i liberali e i progressisti, ma anche per tutti gli insoddisfatti di Janša. Il primo obiettivo è formare a tempo di record il governo e lavorare per il bene della Slovenia, ha detto Golob subito dopo la vittoria. Il tempo dirà. 

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